27 maggio 2008

DIETRO LE QUINTE

Sipario!
(ho detto SIPARIO!...chiudi...CHIUDI!!!!)
La parola magica che chiude lo spettacolo, fa precipitare l'adrenalina, stampa il sorriso sui trucchi sfatti degli artisti illuminati improvviasamente da migliaia di watt, scatena battiti di mani da post paralisi costrittiva e urla isteriche da melomani appagati e lacrimanti...per non parlare della buca dell'orchestra, il"golfo mistico", che il misticismo lo sigilla nelle custodie degli strumenti appena un secondo dopo la "chiusura" del Maestro (sennò scatta lo straordinario).
Applauso liberatorio del palcoscenico, baci e abbracci, "bravo", fantastica, SARTAAAA, su, su, in camerino...
Si abbassano le luci, la macchineria teatrale si ferma, una sbirciatina alla sala che lentamente si svuota, il rumore si allontana...il palcoscenico vuoto è tutto mio, un abbraccio con gli occhi e via.
Quante, quante volte la stessa scena, ma che diverse emozioni.

L'agenda si è aperta sulla lettera C ,il mio sguardo si ferma su : cavallaro Vito. Cavallaro sta per addestratore di cavalli.
Novembre 2000, La romanziera e l'uomo nero, opera di G.Donizetti, regia di Michele Placido (un mese da invidiata )scenografia essenzioale e suggestiva di Edo Sanchi, essenziale in quanto nessuna macchineria, pochi movimenti scenici ma , dall'inizio alla fine ( un'ora circa) una carrozza e un cavallo. Si, un cavallo.Il Sociale non è l'Arena, è un teatro di tradizione, nel cuore della città.
E il cavallo, al pari degli artisti, deve sostenere le prove, rispettare orari, pause, generale e spettacoli.
Non posso dire che sia stato il miglior artista con cui ho lavorato, perchè il palmares spetterebbe ad Anna, un Border Collie eccezionale (veniva da Venezia ed il padre "recitava" con Fiorello in quella pubblicità...)ma questa è un'altra storia, o meglio, un'altra opera; comunque il cavallo (quanto mi spiace non ricordarne il nome )fu bravissimo, sempre puntuale (..la puntualità, così rara tra gli "artisti" ) ricordo che avevo prenotato per lui (con non poche difficoltà) un alloggio al maneggio, ma Vito preferì fare avanti e indietro da Verona.
Tutto andò liscio, la generale abbastanza bene (mai generale perfetta, altrimenti a rischio la prima).
La scena aveva un che di magico...la macchina del fumo avvolgeva un paesaggio padano umido e nebbioso, reso ancor più "bagnato" dai costumi, dei cappottoni in tessuto plasticato che trasmettevano una sensazione di freddo e acqua...tanto fumo...e incenso...
Va ad immaginare l'effetto di questa nebbia sul cavallo!!!
All'improvviso un rumore di cascata, mi affaccio alla quinta e...una cascata, uno scroscio d'acqua, un torrente...magari fosse acqua...PIPI'.
Non si fermava più. Litri di pipì scorrevano lungo il declivio del palcoscenico , per fermarsi sul proscenio, in una pozza. Tutto sommato, nel contesto della scena, non disturbava. Risolini tra pubblico e maestranze...lo spettacolo continua.
E finalmente...SIPARIO.
Una bella "prosciugata" al palco, il cavallo maestosamente riparte sul suo Van, commenti e risatine accompagnano la soddisfazione per la buona riuscita dello spettacolo...quando mi si avvicina un prof. d'orchestra, stranito, irritato...le braccia tese a sostenere la custodia di un violino, quasi un offerta simbolica...(per me? un dono? che carino..) " e adesso, chi mi ripara il danno??" ( il danno? quale danno? Ma che c... gli orchestrali, sempre a sindacare...) " La pipì del cavallo!" ( cosa??? ) .
Proprio così. Il torrente di pipì, alla prima fessura del pavimento, pensava bene di "visitare" il sottopalco e precisamente il camerino orchestra e precisamente la custodia del violino e ,trovandolo poetico... decideva di "raccogliersi" in quel contenitore morbido e accogliente.
Rimborso lavanderia, 50.000£ in conto spese allestimento.

7 commenti:

Orso Polare ha detto...

L'ho letto, riletto, ri-riletto ... ma ogni volta mi è venuto da ridere!!! E ce ne vuole farmi ridere ....

Complimenti all'autrice

(e ovviamente: Buona giornata!)

marisgutta ha detto...

Pensa a me, che mentre lo scrivevo mi rivedevo le faccia del violinista....

Lucignolo ha detto...

Mannaggia ! Adoro la marmellata di arance amare... speravo trovarne disguisizioni ed assaggi.

Povero musicista, l'alcova del suo strumento profanata.

marisgutta ha detto...

Ma...non sarai tu, l'autore del misfatto?'' noto una certa somiglianza....

João Videira Santos ha detto...

Molto interessante! Ritorno

Lucignolo ha detto...

Non confondiamo, vuoi metter lo stile fra un signor somaro e un cavallo piscione ?

Tuttalpiù, se fossi su un palco, potrei mangiar qualche cappello di paglia alle signore in prima fila.


Ho visitato la tua blog-pinacoteca, mi piacciono gli spazi che crei sulle pareti... e mi piace Tina, è il tuo cane ?

Nel villaggio abbiamo un cartografo (Jasna) che dovrà, prima o poi, disegnare i luoghi, anche per questo ti chiedevo di descrivere la tua casa immagginaria, meno idealistica e più realistica; se ti va, se ti viene, se ne hai voglia e .



ByBy

marisgutta ha detto...

Qualcuno che si accorge di Tina!sono solo la zia,ma per me è come una figlia...anzi, adesso posto una foto dove c'è anche Olga, sua figlia.(figlia? zia? che cacofonia)